LE 4 POSIZIONI ESISTENZIALI
Con il termine posizione esistenziale, in psicologia, si intende un insieme di convinzioni su se stessi, sugli altri e sul mondo che influenzano il modo in cui le persone pensano, sentono, agiscono e si rapportano con gli altri.
Ci sono 4 posizioni esistenziali di base:
- Io sono OK – Tu sei OK
- Io non sono OK – Tu sei OK
- Io sono OK – Tu non sei OK
- Io non sono OK – Tu non sei OK
La maggior parte di noi alterna tutte e quattro le posizioni di base, tuttavia, vi è sempre una prevalenza di una sulle altre e, quindi, una posizione preferita da cui le persone agiscono, pensano e sentono.
La posizione IO SONO OK – TU SEI OK viene anche chiamata POSIZIONE SANA perché consente di vivere una vita piacevole, riconoscendo la libertà e l’uguaglianza dei bisogni e dei diritti propri e altrui. Una persona che è nella posizione sana Io sono OK – Tu sei OK, per esempio, esprime la propria opinione senza prevaricare gli altri e rispettando l’opinione altrui, lascia spazio all’ascolto e, allo stesso tempo, non rinuncia ad affermare la sua volontà. È una persona che riconosce il proprio valore, ha una buona autostima e non si considera superiore a nessuno, anzi, agisce spinta dal desiderio di condivisione reciproca e di collaborazione.
Chi di noi non conosce situazioni in cui le persone si comportano con atteggiamenti superiori (Io +), svalutando gli altri (Tu -), pensiamo per esempio al bullismo, o ai casi di abuso di potere in certi ambienti. Ancora, situazioni in cui qualcuno subordina i propri bisogni a quelli degli altri, compiacendo le aspettative di tutti (Io -).
Le primissime esperienze infantili giocano un ruolo decisivo nel determinare le posizioni esistenziali che assumiamo nel corso della vita. Alla nascita, ci troviamo tutti nella posizione SANA di OKNESS (Io+ Tu+). Finché i bisogni fondamentali di natura emotiva (calore, amore incondizionato, sostegno, nutrimento, contatto fisico, presenza, ascolto, sintonizzazione, reciprocità) vengono soddisfatti dall’ambiente, il bambino resta in questa posizione. Da adulto, sarà una persona che si relaziona liberamente con gli altri, assumendo comportamenti “con gli altri”, di condivisione, scambio e cooperazione.
Tuttavia, in alcuni casi, i bisogni del bambino possono non essere adeguatamente riconosciuti e soddisfatti. Nei casi di fallimento della sintonizzazione tra neonato e caregiver si avranno degli spostamenti in una delle altre tre posizioni di base.
IO SONO OK – TU SEI OK: è la posizione del “Tu ed Io, valiamo la pena”, “siamo persone valide”. Se TU ed IO abbiamo un conflitto, io lo voglio risolvere, ma il mio interesse e risultato, non andrà a scapito del tuo. Il mio interesse per il NOI, ha la stessa importanza dell’interesse per la soluzione. Il cambiamento, la crescita e l’intimità sono bellissimi.
IO NON SONO OK – TU SEI OK: è la posizione depressiva, la più comune nella nostra società. Il bambino si convince di essere inadeguato, pensa che è colpa sua se l’ambiente non soddisfa i suoi bisogni di contatto, amore e protezione. Depressione, senso di colpa, bassa autostima e vissuti di inadeguatezza accompagnano questa posizione. Da adulti, prevale la tendenza a sentirsi non amati, sottomessi, oppure a svalutare i propri bisogni. La convinzione dominante è: “la mia vita non vale quanto la tua”, “non sono importante quanto lo sei tu”, “Io sento di valere di meno, tu puoi fare meglio di me”. Se dovessimo avere una discussione, io mi arrenderei. Il risultato è meno importante di ciò che tu pensi di me. Non m’importa di me stesso, perché non sono infelice. Mi sento impotente in paragone con te.
IO SONO OK – TU NON SEI OK: è la posizione di chi si difende dal sentirsi non adeguato attaccando gli altri. Le persone in questa posizione non hanno assolutamente fiducia negli altri, o possono essere accusatrici. Possono negare le difficoltà personali, reagire con rabbia e aggressività, oppure criticando. Prevale il pensiero: “la tua vita non vale quanto la mia, io sono più importante”. E se abbiamo una discussione tra noi, ti imporrò la mia decisione perché penso che il risultato sia più importante, anche se sei tu a pagarne le conseguenze. Io so meglio di te cosa è buono per te.
IO NON SONO OK – TU NON SEI OK: questa posizione è presa da persone che ad un certo punto della loro vita sono state così infelici da decidere che né loro stessi né nessun altro valesse qualcosa. La convinzione dominante è: “Ah, la vita non vale la pena di essere vissuta!”. Perché dovremmo sforzarci di risolvere un problema? La nostra situazione è comunque senza speranza: prevalgono sentimenti di rassegnazione, disperazione e inutilità. “Preferisco evitare tutto, io non ho bisogno di TE, e tu non vuoi veramente stare con me” (convinzione “NON C’E’ PIÙ NULLA DA FARE”).
La posizione viene “decisa” in modo inconsapevole, pre-verbale, nei primi tre anni di vita, come risposta al modo in cui l’ambiente reagisce alle prime espressioni dei bisogni e dei sentimenti del bambino. Presa la decisione, si tenderà a confermarla lungo tutta la vita.
Tuttavia, la notizia buona è che, essendo basata su una decisione, questa, come qualsiasi altra decisione, può essere cambiata. La psicoterapia e un percorso di sostegno psicologico, possono essere di aiuto per rendere la persona consapevole della propria posizione di vita e assumere di nuovo la posizione esistenziale di OKNESS. Attraverso un percorso di psicoterapia individuale si può entrare più in contatto con i propri bisogni, imparare a rispettare sé stessi, volersi bene e recuperare la capacità di instaurare relazioni con gli altri caratterizzate da rispetto, intimità e reciprocità. Se stai cercando uno psicologo sul territorio di Reggio Emilia e vuoi avere più informazioni sui percorsi di aiuto psicologico che propongo, puoi visitare il mio sito a questo link.
Dott.ssa Elisa Zobbi, Psicologa-Psicoterapeuta, Psicologi Reggio Emilia.