LA SCRITTURA COME TERAPIA.

È ormai ampiamente riconosciuto che le esperienze stressanti, come il divorzio, la solitudine, gli esami scolastici, abbiano un effetto negativo sulla funzione immunitaria. Questo perché gli eventi traumatici inducono uno stato di attivazione fisiologica noto come risposta da stress, responsabile di una serie di cambiamenti fisiologici (aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e della tensione muscolare). Tra gli ormoni responsabili di questa risposta troviamo il cortisolo, prodotto dalle ghiandole surreni su impulso del cervello. Uno stato di stress cronico comporta il rilascio prolungato di cortisolo che, a lungo termine, favorisce la comparsa di infiammazioni, indebolendo il sistema immunitario.

Numerose ricerche hanno mostrato che scrivere riduce l’impatto negativo delle esperienze dolorose, con effetti positivi sulla salute fisica e mentale. Le persone che scrivono di esperienze traumatiche che hanno vissuto mostrano una riduzione della risposta da stress tipica del trauma, ed elaborano meglio l’impatto degli eventi negativi, con effetti positivi sul sistema immunitario.

La prima ricerca sistematica sugli effetti terapeutici della scrittura è stata condotta nel 1986 da James Pennebaker. I risultati hanno evidenziato che coloro che si lasciano andare ad ascoltare e raccontare le proprie emozioni mostrano una diminuzione dell’attivazione fisiologica associata alla risposta da stress, con una riduzione del 50% di visite mediche rispetto a chi non scrive nulla. Inoltre, scrivere in merito ai pensieri e ai sentimenti più profondi relativi ad un’esperienza negativa aveva migliorato l’umore dei partecipanti e portato ad un atteggiamento più ottimista e ad una migliore salute fisica.

Anche un altro studio condotto dall’Ohio State University College of Medicine ha dimostrato che coloro che scrivono di traumi personali hanno meno bisogno di richiedere visite sanitarie, mostrando un miglioramento della salute in termini di funzionamento del sistema immunitario.

Descrivere fatti ed emozioni legati ad esperienze negative aumenta la comprensione di sé, consente di capire come ci si sentiva, riflettendo sull’impatto che hanno avuto certi eventi. Scrivere è uno strumento che può essere impiegato nella propria quotidianità per alleviare condizioni psicologiche associate ad eventi spiacevoli: solitudine, tristezza, ansia, depressione ecc. Ricordo di una mia paziente, che accusava una profonda tristezza dopo la fine di una relazione importante. Scrivere un diario in cui raccontare i suoi pensieri, descrivere come si sentiva, rielaborando alcuni fatti, l’aveva aiutata a sentirsi meno sola e ad attribuire nuovi significati all’evento.

E tu lo sapevi che la scrittura può aiutarti ad alleviare il dolore?

Dott.ssa Elisa Zobbi Psicologa-Psicoterapeuta

Psicologo Reggio Emilia.