LA PERSONALITA’ NARCISISTA

Lo sviluppo della struttura caratteriale narcisista si crea quando, nel corso della crescita del bambino, l’ambiente rinforza solo la sua grandiosità e non la vulnerabilità. Il bambino sente cioè di dover confermare l’immagine che i propri genitori hanno di lui, soddisfacendo i loro bisogni. In questo modo si adatta alle richieste esterne sviluppando un “falso sé” per impressionare gli altri.

Dal punto di vista dello sviluppo evolutivo, esiste un narcisismo “non patologico” che caratterizza la fase compresa tra i 9 e i 14 mesi. In questo periodo il corpo del neonato si sviluppa a livello muscolare, soprattutto nella parte superiore del corpo, consentendogli di sollevare il corpo in posizione verticale.  Quando il bambino comincia a fare i primi passi, può muoversi nell’ambiente ed essere curioso di esplorare, spostandosi in un mondo più ampio di quello fatto esclusivamente di “Io e mamma”. C’è un naturale senso di grandiosità ed eccitazione in questa fase dello sviluppo.

In alcuni casi, il bambino può rimanere bloccato in questa fase e sviluppare, in seguito, tratti di personalità narcisista. Questo accade quando l’ambiente rinforza solo la sua grandiosità ed i suoi successi senza accogliere la vulnerabilità e le frustrazioni che caratterizzano le diverse tappe della crescita. Il bambino scopre di essere amato solo per i suoi successi e per il comportamento “da bravo ragazzo/brava ragazza.

Comunemente si distinguono due tipi di narcisismo. Il primo tipo è definito GRANDIOSO ed è caratterizzato da arroganza, assenza di empatia, senso di superiorità e grandiosità, bisogno di ammirazione oltre misura, fantasie di successo e potere. Il secondo tipo è quello VULNERABILE in cui prevalgono insicurezza, tristezza, sensazione di vuoto interiore, ipersensibilità alle critiche e vissuti di colpa.

Il messaggio che il narcisista ha ricevuto nel corso della crescita è “Se rispondi all’immagine ideale che ho di te, ti amerò”. Questa è una promessa impossibile da mantenere, poiché il bambino non potrà mai adattarsi perfettamente alle aspettative. In questo modo, la persona investirà nell’immagine di sé stesso piuttosto che sul suo Sé reale (sforzandosi di soddisfare le aspettative degli altri). Per il narcisista non è facile agire come pensa/sente. Tende, invece, a comportarsi sulla base delle aspettative altrui soddisfacendo l’immagine ideale di sé sviluppata nel corso dell’infanzia, e negando la propria vulnerabilità.

Il Sé reale di questa struttura di carattere, che include l’intera persona con i suoi punti di forza e insicurezze, viene escluso e respinto. Le persone narcisiste sono estremamente sensibili alle critiche e alla vergogna di non fare la cosa “giusta”, o come gli altri si aspettano venga fatta. Si aspettano di sapere le cose e di farle con un alto livello di competenza sempre. Ritenuti i migliori, spesso si aspettano da loro stessi quello che si aspettavano da loro i caregivers.

I narcisisti sono generalmente affascinanti, energici, capaci e devono avere il controllo. Sentono di conoscere meglio certi argomenti e credono di essere unici e speciali. La “trappola” di essere così speciali li priva della connessione con sé stessi come semplici esseri con difetti umani.

Relazionarsi ad una struttura caratteriale narcisista può dare l’impressione di avere a che fare con un “falso sé” in quanto la persona narcisista tende a rinnegare i veri sentimenti. Questa schermatura non è che una difesa che protegge da un profondo senso di vuoto e dolore interiore. Spesso, il narcisista ha dovuto interiorizzare il rifiuto da parte dell’ambiente nei confronti dei suoi veri sentimenti e non è stato accolto nel suo vero Sé. Non essere stati visti o apprezzati per il proprio Sé autentico può essere molto doloroso e può portare a sentimenti di rabbia provocando una frustrazione demoralizzante. Non è raro, infatti, che i narcisisti alternino periodi di “grandiosità” ad altri momenti in cui prevalgono depressione e sensazione di vuoto interiore. Ed è proprio in questi momenti, a seguito di una delusione lavorativa o della rottura di una relazione amorosa, che il narcisista si convince di andare in terapia.

Il presente articolo costituisce soltanto un inquadramento generale della personalità narcisista e non ne esaurisce tutti gli aspetti. Se sei curioso/a di saperne di più, per una lettura più approfondita ti rimando al libro di Alexander Lowen “Il narcisismo. L’identità rinnegata” dove potrai trovare una spiegazione più ampia sul tema.

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Dott.ssa Elisa Zobbi, psicologa-psicoterapeuta. Psicologi a Reggio Emilia.